LA STORIA DEL MANHWA

Come il manga giapponese e il manhua cinese, il manhwa è fortemente influenzato dall’arte asiatica classica e in particolare cinese. Le antiche incisioni del X secolo furono usate per disseminare i canoni buddhisti nella popolazione. Nell’incisione coreana Bomyeongshibudo (보명 십우도 / 普明 十 牛 圖), una mucca racconta una favola buddista. La pagina viene ritagliata in riquadri e l’immagine sopra il testo lo illustra. Siamo già nell’arte sequenziale propria del fumetto. Durante il periodo Joseon, i ritratti dipinti sono non privi di umorismo e questa tradizione si riflette nelle illustrazioni delle copertine dei romanzi popolari, dei manifesti e più tardi nei primi fumetti veri e propri. I poemi letterari (Kasa 가사), i romanzi popolari (Japga 잡가), i pansori (판소리) hanno un posto importante nella narrativa e non esitano a criticare la società. Queste caratteristiche (l’importanza della narrazione, la critica della società) si trovano nel manhwa. Manhwa si sviluppò così sotto una duplice influenza: la tradizione epica e l’arte pittorica orientale basata sulla linea.

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